Archivi delle etichette: d’Inediti

Paura

La donna ha iniziato a fatica. È magra, consumata, un viso desertico, senza sangue, senza linfa. Non so cosa fare, faccio fatica ad ascoltarla, devo ascoltarla. Vorrei farmi sostituire, ma chi vorrebbe stare qui, in questa stanza, al mio posto? La lascio parlare, il mio silenzio forse sembra comprensione, ma una parte di me cerca […]

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Di Catalogna, referendi e altre frescacce – lettera a n’amico

Si devo fa’ un riassunto de quello che se parla, semo arivati ar punto che nun se sa a chi darla (la raggione, sia chiaro, ch’er resto ce sta caro). Si te dovessi dire che stamo tutti bene, sarebbe un bel mentire : er sangue nelle vene se ggela alle notizzie ch’arriveno ogni ggiorno de lutti […]

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16 marzo 1978

È una giornata ventosa di marzo, questo lo ricorda. Ricorda che c’è traffico, ricorda la macchina, una 128 verde. Ricorda, a sprazzi, le vetrine, la luce. Ricorda che tutto il mondo sembra venirle addosso correndo. È una giornata di marzo, questo lo ricorda ogni anno, sempre nello stesso giorno. Ricorda i mesi precedenti, l’ospedale, mesi […]

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Lettera a Azimzhan Askarov da Domenico Dara

Il dipartimento di stato degli Stati Uniti d’America ha conferito allo scrittore kirghizo Azimzhan Askarov il suo premio per la difesa dei diritti umani (Human Rights Defenders Award). Lo scrittore è stato condannato nel 2010  all’ergastolo e alla confisca dei propri beni per aver organizzato manifestazioni di protesta contro la brutalità della polizia nel proprio Paese. Domenico […]

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Alla porta

“Sam, io vado! La cena è pronta, devi solo far mangiare i bambini.” La babysitter si affacciò sulla porta della camera da letto padronale, talmente silenziosa che Rossella si ritrovò suo malgrado a sobbalzare. Quella ragazza sembrava un topo, piccoli occhi neri luccicanti, capelli incolori, e magra, magrissima: se non fosse stato perché i bambini […]

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Blues night, strange fruits.

  Dalla bocca gialla schizza sul selciato umido un fiotto di note scoordinate che rimbalzano tra i bidoni della spazzatura prima di esser travolte dallo scoppiettio di un motorino. Sam, appoggiata al muro, tira una lunga boccata, fissando il cielo che tra i palazzi neri non riesce nemmeno a fare capolino. La aspettano ancora un paio d’ore […]

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Biglietto per l’inferno

SAI DOVE È TUA MOGLIE? Mi sono ritrovato il biglietto in tasca, e prima di aprirlo l’ho tenuto in mano alcuni secondi, per essere sicuro di non averlo mai visto prima. E quando l’ho aperto, guardando ballare le lettere sbilenche, mi sono chiesto per prima cosa come avessero fatto a scriverlo così male. Non ho pensato […]

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La speranza è l’ultima a morire (Happiness is a warm gun)

  Quando uscì dallo studio barcollava: la segretaria era già pronta ad alzarsi per aiutarla, ma Stella la fulminò con un occhiata e quella pensò bene di restare dov’era. Afferrò il cappotto alla cieca ed uscì tentando con fatica di procedere in linea retta, le spalle diritte. Lungo le scale urtò qualcuno e lo sentì masticare insulti, ma non si […]

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L’ora del tè

  Mi ha portato il tè. Mi odia, ma il tè lo prepara sempre in orario. La tazza di Meissen dalla forma perfetta, rose rosse e un filo dorato sul bordo, come piace a me. Il cucchiaino posato sul lato destro del piatto, come le ripeto sempre.  All’inizio metteva il cucchiaino sul “suo” lato destro […]

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Invettiva

        O voi sentinelle di tanta giustizia, o voi che formate una santa milizia per cui la famiglia è un regno protetto che solo in bisesso è giusto e perfetto e dite che il mondo s’en va alla deriva: per voi solamente è quest’invettiva. Son anni e son giorni, da quando ho memoria, che […]

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Emma

Politique, trucs pour réfléchir et intermèdes ludiques

you can call me outsider

io. tu. panna montata. manette. altre domande stupide?

Se lo scrivi resta

diario di una ragazza comune, ottimista a modo suo

marisa salabelle

Quando finalmente i vigili del fuoco ebbero sfondato la porta, l’odore, che fino a quel momento era filtrato attraverso gli spiragli, si diffuse per tutto il pianerottolo. La signora Lotti, che abitava nell’appartamento di fianco, fece un passo indietro; i volontari della Misericordia entrarono con la barella; Lorella strinse il braccio di suor Maria Consolazione.

Luca Bottura

Satira gratuita, ma anche a pagamento

PARLA DELLA RUSSIA

I took a speed-reading course and read War and Peace in twenty minutes. It involves Russia.

TRECUGINE

le cugine parlano di libri

diLetti e riLetti

La sola nazione che conti: la letteratura

Il pulpito del libraio

Accade in una libreria di provincia. Voi umani non potreste nemmeno immaginarlo!

VITA DA EDITOR

Interviste, recensioni, riflessioni sulla letteratura e retroscena dell’editoria

Scrivere creativo

Esercizi di scrittura creativa.

strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Muninn

libri da ricordare