archivio | d’Inediti Feed RSS per l'archivio

racconti brevi e lunghi, storie che nascono col bisogno di una tastiera e di un foglio

Lu pacciu

E mi ricordo ancora. Mi ricordo che la strada era sterrata e quando pioveva si formavano pozzanghere bordate di fango argilloso, denso. Mi ricordo che dalle finestre del salone (la casa non era ancora finita, ma era già salone), dalle finestre, dunque, si vedevano muretti a secco e campi. Ricordo i mandorli fioriti come nuvole […]

Continua a leggere

Tutto da solo

Lo scricchiolio del parquet bastò a svegliare Mario, 11 anni, che per la prima volta era rimasto in casa da solo. Poche ore, certo: i suoi avevano una cena con i colleghi e avrebbero solo fatto un po’ più tardi. Sei grande, ormai, aveva sorriso la tata, infilandogli il pigiama di flanella. Grande abbastanza da […]

Continua a leggere

Paura

La donna ha iniziato a fatica. È magra, consumata, un viso desertico, senza sangue, senza linfa. Non so cosa fare, faccio fatica ad ascoltarla, devo ascoltarla. Vorrei farmi sostituire, ma chi vorrebbe stare qui, in questa stanza, al mio posto? La lascio parlare, il mio silenzio forse sembra comprensione, ma una parte di me cerca […]

Continua a leggere

Le pupe dei gangster vanno a letto presto

– Connell, vacci tu. È cominciata così, con tre parole sparate secche nella stanza che puzza di fumo, caffè freddo e altre esalazioni corporee. Non facciamo tanto galateo, al settimo dipartimento di polizia di questa cazzo di città. Mi hanno detto dove e il nome della tizia, Margot. Un bel nome da sgualdrina ossigenata, concludo, […]

Continua a leggere

Poesia de Natale (ovvero Lo scambio de l’auguri)

– Che se dice, Giggì come vanno le cose ? – E come vanno, così… nun so’ fiori né rose e questo già lo sai, ma aggiungo, si permetti, che so’ sortanto guai, come la metti metti. – Eh mo’, guai solamente ! Me pare un poco tanto : io vedo che la ggente non dico sta n’incanto […]

Continua a leggere

Il mio posto

Anna parlò per ultima. Sul crinale dei racconti -matrimoni nuovi o usurati, lavori trovati e persi, figli pochi- il pomeriggio era diventato sera; il rumore del traffico si era attutito e il barista, ormai stufo di aspettare ordinazioni che non arrivavano più, chiacchierava pigramente con la ragazza alla cassa. Mi rendo conto ora di averla […]

Continua a leggere

Di Catalogna, referendi e altre frescacce – lettera a n’amico

Si devo fa’ un riassunto de quello che se parla, semo arivati ar punto che nun se sa a chi darla (la raggione, sia chiaro, ch’er resto ce sta caro). Si te dovessi dire che stamo tutti bene, sarebbe un bel mentire : er sangue nelle vene se ggela alle notizzie ch’arriveno ogni ggiorno de lutti […]

Continua a leggere

Dove sono le sorelle, di Simona Baldelli

Cos’è successo alla tua memoria, vorrei domandare. In quale fessura si sono nascosti i ricordi, i sogni, i pensieri. Dove sono finite le lacrime, la rabbia. Tutte le volte in cui hai sentito che non eri adatta, non eri abbastanza, non all’altezza, che fine hanno fatto, dimmi. Ogni momento in cui ti è stata tolto […]

Continua a leggere

13 settembre, sottovoce

Quando la notizia di cronaca è arrivata, poche ore fa, esattamente come l’aspettavo, la giornalista ha letto il suo copione, ripetuto senza tempo fino alla banalità. Ma le parole, pur consumate, avevano unghielli aguzzi che si sono aggrappati al cuore prima ancora che alle orecchie. Mi hai puntato occhi allagati di consapevolezza. Una ragazza della […]

Continua a leggere

Cristo a Roma

Quanno che ‘n giorno Cristo decise de torna’ a Roma nun se fece fa’ er visto: se rassettò la chioma (pe’ pare’ più ordinato) lasciò l’aureola su, e bello che rinfrescato se disse “So’ Gesù, er fijo de mi’ Padre: che probblemi ce stanno?” “Fermete – fece la Madre- nun anda’ a fa’ più danno, […]

Continua a leggere

Clandestini in città

  Me and Mrs Jones, we got a thing going on We both know that it’s wrong But it’s much too strong to let it go now     Arrivi in ritardo, aspetto già da alcuni minuti nel punto stabilito, mai lo stesso: questa volta sotto l’insegna di un bar che lampeggia rossa. Guardo ostinata […]

Continua a leggere

Passaggio a livello

A G. (o a S.) Ferma al passaggio a livello, Myriam guarda la macchina. Ferma anche lei. Ferma l’aria di agosto, la campagna fin dove vede, ferme le foglie, le pietre, la polvere. Intorno, nessuno. Non un cane, una lucertola: solo cicale che urlano nascoste, una macchina guasta e lei. Che fa persino fatica a […]

Continua a leggere

16 marzo 1978

È una giornata ventosa di marzo, questo lo ricorda. Ricorda che c’è traffico, ricorda la macchina, una 128 verde. Ricorda, a sprazzi, le vetrine, la luce. Ricorda che tutto il mondo sembra venirle addosso correndo. È una giornata di marzo, questo lo ricorda ogni anno, sempre nello stesso giorno. Ricorda i mesi precedenti, l’ospedale, mesi […]

Continua a leggere

Se non fosse che

La telefonata arriva che è già buio: omicidio. Via G. M., ovviamente dall’altra parte del mondo, in quel gruppo di palazzine aggrappate senza grazia alla collina come se volessero sfuggire dalla rete del raccordo e della ferrovia di Labaro. Cazzo, speravo di andarmene presto oggi, che Marco mi ha chiesto di andare al cinema insieme. […]

Continua a leggere

Dalla Terra al Cielo

Seduta sullo scalino di casa, guardava il tracciato bianco brillare sull’asfalto quasi liquido. Le caselle sbilenche disegnate col gesso, i numeri semicancellati dai piedi che vi avevano sostato, leggeri, insistenti. Senza pensarci, corse in casa, lasciando le ciabattine sul limitare per non far rumore: tutti erano andati a dormire per evitare quel caldo infernale; anche […]

Continua a leggere

Lettera a Dareen Tatour, da Simona Baldelli

Dareen Tatour, poetessa palestinese, è stata condannata per incitamento alla violenza e sostegno ad una organizzazione terroristica a causa di un suo componimento intitolato “Resisti, popolo mio, resisti a loro“. La poesia fa riferimento alle violenze dell’esercito israeliano contro il popolo palestinese. A lei, simbolo di altri scrittori cui la politica vuole sia tolta la voce, […]

Continua a leggere

Lettera a Azimzhan Askarov da Domenico Dara

Il dipartimento di stato degli Stati Uniti d’America ha conferito allo scrittore kirghizo Azimzhan Askarov il suo premio per la difesa dei diritti umani (Human Rights Defenders Award). Lo scrittore è stato condannato nel 2010  all’ergastolo e alla confisca dei propri beni per aver organizzato manifestazioni di protesta contro la brutalità della polizia nel proprio Paese. Domenico […]

Continua a leggere

Alla porta

“Sam, io vado! La cena è pronta, devi solo far mangiare i bambini.” La babysitter si affacciò sulla porta della camera da letto padronale, talmente silenziosa che Rossella si ritrovò suo malgrado a sobbalzare. Quella ragazza sembrava un topo, piccoli occhi neri luccicanti, capelli incolori, e magra, magrissima: se non fosse stato perché i bambini […]

Continua a leggere

La crisi dell’editoria – risposta per le rime

    “Ah, se fossi un editore” pensa sempre con gran tedio quando legge un grande autore l’italiano, quello medio. A me piace legger tante storie belle e ben descritte, con la trama interessante, e non cose già rifritte. Se troviamo sul giornale che in Italia non si legge è un errore madornale: è l’offerta […]

Continua a leggere

Juan della Trinidad

        Anno del Signore 1521 Il mare è una distesa livida, immobile come il cielo sopra di noi, immobile come le vele che pendono come pelle morta, quando giro ancora una volta la clessidra e canto: Il sesto è passato, il settimo arriverà, / più ne giungeranno se Dio vorrà, / cantare […]

Continua a leggere
Emma

Politique, trucs pour réfléchir et intermèdes ludiques

you can call me outsider

io. tu. panna montata. manette. altre domande stupide?

Se lo scrivi resta

diario di una ragazza comune, ottimista a modo suo

marisa salabelle

Quando finalmente i vigili del fuoco ebbero sfondato la porta, l’odore, che fino a quel momento era filtrato attraverso gli spiragli, si diffuse per tutto il pianerottolo. La signora Lotti, che abitava nell’appartamento di fianco, fece un passo indietro; i volontari della Misericordia entrarono con la barella; Lorella strinse il braccio di suor Maria Consolazione.

Luca Bottura

Satira gratuita, ma anche a pagamento

PARLA DELLA RUSSIA

I took a speed-reading course and read War and Peace in twenty minutes. It involves Russia.

TRECUGINE

le cugine parlano di libri

diLetti e riLetti

La sola nazione che conti: la letteratura

Il pulpito del libraio

Accade in una libreria di provincia. Voi umani non potreste nemmeno immaginarlo!

VITA DA EDITOR

Interviste, recensioni, riflessioni sulla letteratura e retroscena dell’editoria

Scrivere creativo

Esercizi di scrittura creativa.

strategie evolutive

ciò che non ci uccide ci lascia storpi e sanguinanti

Muninn

libri da ricordare