
Siete pronti a scoprire una città che pensavate di conoscere? Una città che a berla (come voleva uno slogan di qualche anno fa) si rischierebbe il soffocamento, una metropoli di hotel invisibili e forni intossicati, un calderone di ricatti e vendette: volete conoscerla?
Seguiamo allora le tracce di una sbirra che ha azzannato con determinazione la ‘ndrangheta mentre era in Calabria, e ora è a Milano, capo dell’Unità speciale contro il terrorismo di matrice islamica dell’Antiterrorismo milanese, un gruppo di “poliziotti mannari”. Rosa Lopez è una dirigente dal curriculum invidiabile, una lupa al comando di un branco che pare invincibile. Sulle sue spalle tuttavia gravano fardelli pesanti: già in Calabria ha visto uccidere il suo superiore e amante; a Milano un attentato di cui si imputa la responsabilità ha ridotto in stato vegetativo il suo compagno.
Da due anni, ormai, Rosa sembra aver dimenticato la vita, e pensare solo alla vendetta.
Eppure deve ancora affrontare la sfida più difficile della sua vita: in questa città scossa da brividi di malavita, droga e armi, mentre in Europa ancora si piangono le vittime del Bataclan, di Barcellona e Berlino, Rosa Lopez deve prevedere le mosse del Maestro, un uomo – forse una leggenda- che vuole colpire l’Occidente in uno dei suoi gangli più vitali. Con metodo, accanimento, precisione. Un tiratore scelto di esseri umani trasfigurati in ordigni.
Parlare di una storia così complessa e meticolosamente costruita non è semplice: si teme sempre di svelare più di quanto si dovrebbe, e io sono nemica delle trame raccontate nel dettaglio. Ma posso dirvi che questo giro della morte nel cuore della “operosa” Milano non è stato una passeggiata. Sarà che Piergiorgio Pulixi riesce a trascinare il lettore con un ritmo che definire incalzante è riduttivo. Sarà che il concetto di “radicalizzazione” (per come la intendiamo noi occidentali) non tiene conto degli impulsi profondi che la spingono, né delle bombe che noi “costruttori di pace” fabbrichiamo e vendiamo, e neppure delle guerre portate a migliaia di chilometri da noi. Sarà che in questo romanzo è difficile stabilire chi abbia colpa e in che misura, perché tutti sono in qualche modo macchiati e tutti in qualche modo vittime. Sarà che ancora ieri in Belgio sono state uccise tre donne al grido di Allahu akbar, ma chissà quante ne sono morte sotto bombardamenti di cui non vogliamo saper nulla.
Sarà che non ci sono guerre sante, ma solo guerre.
Lo stupore della notte e la sua protagonista, Rosa Lopez, saranno schegge che si conficcheranno ben oltre la pelle della lettura, arrivando dove le domande hanno ragion d’essere. E di questo, credo, allo scrittore -e ad ogni scrittore capace di suscitare il dubbio- dovremmo sempre essere grati.

Lo stupore della notte, di Piergiorgio Pulixi – Nero Rizzoli, 2018 – pagg.360, 18 euro
E tu cosa ne pensi?