
Il buio,
com’è lungo nel Sud! Tardi s’accendono
le luci delle case e dei fanali.
Le bambine negli orti
ad ogni grido aggiungono una foglia
alla luna e al basilico.
***
Un paese che si chiama Cocumola
è
come avere le mani sporche di farina
e un portoncino verde color limone.
Uomini con camicie silenziose fanno un nodo al fazzoletto
Il tabacco è a seccare,
e la vita Cocumola fra le pentole
dove donne pennute assaggiano il brodo.
Che erba hai in mano?
ho un mazzetto di balconi e di capre
di calce azzurra
e per cielo, lattuga e erba cedrina,
il verde cielo d’una tartaruga
nell’orto dell’adolescenza
Dove le fanciulle che arrossivano
Secoli prima che donne
allattassero figli sulla corriera
col fazzoletto steso sulle vene
siepi azzurre del petto.
Sbattevano i lenzuoli sulle terrazze
arancio limone mandarino
e il vespro ci guardava seduto a un angolo
e puliva la pipa.
Piazzetta bianca, monaca nera
che suona il campanello e non lo sente.
Tre bambine che saltano alla corda
arancio limone mandarino
e il cielo ai vetri rotti d’un finestrino
arancio limone mandarino.
Nell’immagine in evidenza, il murale che il writer CHEKOS’ART (già autore dell’opera qui accanto che ricorda il conterraneo Carmelo Bene)
ha dedicato a Vittorio Bodini sulla parete di 240 metri quadri di un condominio di Borgo Pace, un quartiere periferico di Lecce, con l’aiuto della 167B/Street Crew. Finalmente un degno omaggio ad un grande poeta dimenticato dalla sua terra.
E tu cosa ne pensi?