
Prima di dirvi di questa ideuzza, parliamo in breve di noi: siamo molto diverse ma affini, potremmo essere madre e figlia, ma ci chiamiamo “moglie”, e ci incontriamo spesso -ma non sempre!- su letture e idee e gusti.
E a proposito di gusti, questo progetto è nato così, chiacchierando al telefono tra i fornelli e la libreria, mescolando sapori e autori, scritti e soffritti. Gli uni che influenzano gli altri, un profumo che rimane nell’aria, un sapore che richiama una parola che si ritrova in un libro. E a proposito di libri, abbiamo costruito dei menù partendo dal genere letterario, a volte. A volte il percorso è stato opposto e un piatto o una cucina ci hanno portato verso un romanzo, uno stile.
E a proposito di stili, ognuna ha scritto racconti diversi mantenendo il suo modo in cucina come nei testi: la bionda è vegetariana e golosa, e non ha scritto una sola ricetta che comprendesse carne o pesce negli ingredienti. La mora ha la Francia nel cuore con una passione poco mediterranea per il burro e per i racconti di Maupassant.
E a proposito di passioni, è un esperimento, questo, di due amanti della letteratura e della cucina che si sono divertite a giocare con entrambe, e alla fine, con un po’ di costanza, può diventare un vero e proprio libro da leggere in piedi mentre si cucina, su una poltrona con l’acquolina in bocca, in metropolitana per viaggiare più veloci. Fa chef e non impegna. Si possono fare le orecchiette anche alle pagine dei dolci senza offendere i puristi e per finire le autrici giurano solennemente e senza incrociare le dita di non inserire di loro volontà alcuna molecola di azoto nelle ricette.
E tu cosa ne pensi?