I 10 libri di quando eravamo bambini noi

Sono diversi, di testa e di cuore, i ragazzi di adesso. Sono più alti, forse per via dell’evoluzione, sono più gradassi e spavaldi ma forse anche più spaventati. Comunicano attraverso scatole e scatoline di metallo mentre a noi toccava gridare da un cortile verso un balcone, o al più, in un afflato di educazione, usare il citofono. Li vedo con pantaloni che ne modificano il cavallo e trucco esagerato che ne marca i lineamenti. Hanno tanto più di noi e forse non hanno niente. Mi sento nostalgica in questo martedì grigio, manco fosse un lunedì, e voglio assecondare questo umore con qualcosa che riguarda noi che ragazzini non lo siamo più. I dieci libri della nostra infanzia, quelli che conosciamo quasi tutti e quasi tutti abbiamo letto, quelli che sono diventati film, cartoni, musica e ci hanno tenuto compagnia nella strada della crescita.

1) Piccole donne di Louisa May Alcott: un romanzo di formazione per un collettivo femminile, pianti e sogni che si mescolano lasciando un forte retrogusto dolciastro cui però noi, i lettori di Cuore, eravamo assolutamente assuefatti. C’è chi ha letto persino Piccole donne crescono (io, per esempio)!

2) Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba: il tremendo discolo dal cuore d’oro e il famigerato collegio, con gli strilli della Pavone nella testa e il libro tra le mani. Spauracchio temibile quello dell’allontanamento dal nido, oggi sostituito da “ti tolgo il computer”, sicuramente meno traumatico che per noi.

3) Pel di carota di Jules Renard: il serial killer in erba (sevizia gli animali, voi che dite?), incarna la più grande delle paure, non essere accettato dalla propria famiglia. Non amato dalla madre e seviziato dai fratelli, scoprire da adulta che l’autore parla a tratti di se stesso mi ha dato quasi più pena che leggerlo da bambina.

4)Peter Pan di James Matthew Barrie: quanti voli pindarici con Peter, Wendy e i bimbi sperduti (secondo me qualcuno avrà pure volato sul serio). Il ragazzino più figo della storia che lotta contro un pirata( stavolta indigesto), le sirene, un coccodrillo, una fatina e… nessun adulto in giro. A ben pensarci gli urlerei anche adesso: portami con te!

5) Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren: ovvero la rivincita delle ragazze. Gli svedesi sono avanti una cifra: Pippilotta Pesanella Tapparella Succiamenta è una bambina che vive da sola in una villa con un cavallo e una scimmia (il padre è su un’isola dei mari del Sud), è ricca, indipendente e invincibile. Una forza della natura, in tutti i sensi.

6) Ventimila leghe sotto i mari di Jules Verne: una trilogia che rappresenta l’apoteosi dell’immaginazione proiettata verso l’avvenire; più propriamente destinata ai maschi ma consentita anche a qualche femmina testarda. Il Nautilus è tuttora una parola capace di esaltare chiunque sia nato prima del 1985.

7) Sandokan di Emilio Salgari: si tratta in realtà di un ciclo di romanzi di cui il ricordo più netto concerne, più che le trame, le meravigliose copertine. Il pirata più coraggioso e affascinante della storia ha ispirato noi e i creativi di ogni dove (e ora provate a dire che nella vostra testa non risuonano le note di Sandokaaaan Sandokaaaan…!)

8) Zanna bianca di Jack London: quale bambino non ha mai sognato di possedere un lupo? Forte, fedele e selvaggio, coraggioso e libero. E che Dio, Allah, Visnù o chi pare a voi  abbia in gloria l’autore per sempre, visto il lieto fine. Non avremmo tollerato la morte del nostro sogno d’infanzia.

9)Pattini d’argento di Mary Mapes Dodge: il trionfo della sfortuna sulla gente onesta, ma anche dei buoni sentimenti. Qui i burberi non sono davvero burberi: nemmeno sui cattivi si può fare affidamento. Lì, ad un passo, gli scintillanti pattini d’argento che condurranno Hans e Gretel sulla scia del riscatto.

10) Pinocchio di Carlo Collodi: il romanzo più zeppo di morale e più divertente e scanzonato che si potesse mai concepire. I personaggi tutti (beh, quasi tutti) esaltano, tanto quelli cattivi che quelli buoni, abbastanza lontani dalla edulcorata versione Disney. Un vero capolavoro da rileggere anche in età adulta, fosse solo per spazzar via tutte le stratificazioni dovute alle tante versioni successive.

Sono diversi, i ragazzi di adesso: crescono con la fantasia che li tira da una parte e la tecnologia dall’altra, pronunciano incantesimi in latino (senza neanche saperlo), ma farli leggere è un’impresa. La letteratura per ragazzi di oggi sembra sia sempre in corsa per seguirli nelle loro molteplici evoluzioni. Per questo motivo l’offerta, a differenza di quando eravamo bambini noi, è amplissima e varia.

E in questo nostalgico martedì un pochino invidio il ragazzo che, cercando il sogno e l’avventura lontano dai social e dalle chat, troverà il libro che gli farà compagnia lungo la strada, ovunque essa lo porti.

 

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Categorie: diLetti, diVagazioni

Autore:diLetti e Riletti

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3 commenti su “I 10 libri di quando eravamo bambini noi”

  1. 12 novembre 2013 a 17:12 #

    Io ci aggiungerei anche “Incompreso” di Florence Montgomery e, soprattutto, “I ragazzi della via Pal” di Molnar

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  1. Pippi Calzelunghe è cresciuta | diLetti e riLetti - 14 novembre 2013

    […] ho amato Pippi Calzelunghe e quanto fosse dirompente l’incontro con una bambina con queste caratteristiche nel 1970 è […]

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Emma

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Quando finalmente i vigili del fuoco ebbero sfondato la porta, l’odore, che fino a quel momento era filtrato attraverso gli spiragli, si diffuse per tutto il pianerottolo. La signora Lotti, che abitava nell’appartamento di fianco, fece un passo indietro; i volontari della Misericordia entrarono con la barella; Lorella strinse il braccio di suor Maria Consolazione.

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